SLIDE 1

ESEMPIO

SLIDE 2

 ALTRO ESEMPIO

Le nostre sale, i nostri giardini, le nostre corti.

Siamo pronti ad offrirvi la location che più preferite per vivere al meglio i vostri momenti più felici: dalle nostre sale, ai nostri profumati giardini, alle corti dal lastricato in pietra che rievoca la nostra storia.

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I nostri ospiti dicono di noi…

Il linguaggio del cibo

wine&books

Tutti noi usiamo le parole secondo delle regole invisibili ma condivise nella formazione di una frase, dentro dei periodi, dentro dei capitoli, dentro dei libri; leggiamo con il linguaggio della voce, delle pause, dei toni e addirittura dei gesti.

Linguaggi che rispondono a delle regole per le quali la stessa parola assume molti significati secondo il contesto, secondo il tono, secondo la pausa; proprio come nella scrittura gli spazi bianchi permettono di leggere i neri.

Questo fanno i libri e noi raccontiamo le loro storie con un linguaggio che non è parola, ma che si usa come se lo fosse. Il linguaggio verbale usa un dizionario, che offre parole e significato. Il linguaggio del cibo utilizza ingredienti che la cucina trasforma in vivande, pietanze con un significato in grado di comunicare identità, appartenenza, incontri e legami.

Lo stesso cibo non ha ovunque lo stesso significato, così il codice di un banchetto di nozze non è quello di un pranzo al sacco.

E “Libri à Buffet” non è una semplice cena al ristorante ma un’esperienza sorprendente, nell’atmosfera senza tempo tipica del Convento, che offre l’occasione di portare a tavola autori, attori e musicisti sotto la grande regia di un cibo che mette insieme i linguaggi di più arti per assaporare la nostra convivialità.

Perché il cibo aggiunge ad ogni incontro intenzione, cura, significato.

Un linguaggio che, raccontando una storia, racconta molte altre storie per incontrarci tra le pagine dei libri, compagni di un viaggio sensoriale fatto di passione, gusto ed emozione.

Vi aspettiamo per il prossimo viaggio!

 

LIBRI À BUFFET

Storie a tavola

Abbiamo cucinato i libri che gli autori vi presentano, abbiamo cucinato certe atmosfere, certi profumi, certi odori della Marina di Cagliari con vaghe evocazioni verso Su Siccu, e riportate poi verso le nuove case del quartiere Cep.

I profumi di allora erano quanto rimaneva dal venduto, il cosiddetto Pisci ‘e cadinu, la minutaglia, non certo la prima scelta, ma buono da morire. Quello che is Piciocus de crobi potevano mangiare la domenica con il pane raffermo a raccogliere la salsa sul fondo del piatto.

Nei negozietti per le strade si trovava sempre la bagnarola, con il baccalà a dissalare, che puntualmente si cucinava con patate e pomodori.

I dolci erano giusto per le grandi feste: qualche meringa preparata solo con gli albumi perché il tuorlo era destinato ai bambini più piccoli per aiutarli nella crescita.

Il menù elaborato per voi in occasione di Libri à Buffet è quello che per i Piciocus de crobi, di cui ci parla Abate, sarebbe stato la cena delle feste, alla quale simbolicamente li invitiamo, a goderne al nostro fianco.

Abbiamo pensato anche ai più piccoli e alle nuove generazioni di cui ci parla Scano, abituate a ritrovarsi con gli amici in qualche fast food, proponendo un’alternativa più sana e ancor più gustosa.

Per chi lo desidera, ogni piatto è proposto in alternativa vegana.

INCONTRI FIABESCHI

Qualche volta le fiabe prendono la connotazione della realtà e non si percepisce il filo di congiunzione di quanto si desidera fortemente e quanto avviene davvero.

 

Come si siano incontrati noi non lo sappiamo e non lo vogliamo sapere, ma che fossero molto innamorati e così diversi era cosa evidente e divertente.

Lui spavaldo scanzonato e simpatico con una voglia di aprire nuove porte e nuove conoscenze parte da Cagliari per imparare l’inglese che non sa a cosa gli servirà ma percepisce chiaramente che gli sarà molto utile. A spalleggiarlo la mamma, una donna morbida e dolce, una mamma sarda. A Londra si conoscono, così diversi e si innamorano come tutti i ragazzi al mondo incondizionatamente.

Lei viene a conoscere la famiglia di lui ed è subito amore, un abbraccio forte che per lei, avendo perso la mamma a soli 3 anni, è un mondo che si apre, è un abbraccio tenero e forte in cui è bello rifugiarsi.

Lui sardo di un piccolo paese vicino a Cagliari. Lei vive a Londra ma è anglocinese, molto dolce con occhi tristi che si accendono subito all’arrivo di lui.

Matrimonio senza limitazioni, la sposa desidera le peonie che portano il suo stesso nome, e per ogni composizione che scende dalle capriate di legno sono state utilizzate 50 peonie, 30 rose e tanti piccoli fiori profumatissimi; a tavola gli stessi fiori a vestire gli alti candelabri e le bomboniere sono ombrelli di legno e seta di fattura pregevole. Tutto è color cipria  tutto sa di carezze all’anima, di profumi delicati e oro.

Lui desidera offrire agli ospiti quasi tutti stranieri un assaggio della sua terra, del mare del sole che in un maggio assolato ha sapori semplici e autentici.

Lei porta un abito che contribuisce alla sua già notevole bellezza, lui veste di bianco e intorno mille rituali tra occidente e oriente un pò proposti dalla nostra tradizione un pò portati da terre lontane.

Il nonno arriva da lontano, con la sua ultima giovane moglie e come dono di nozze offre allo sposo un palazzetto Liberty in ottima posizione a Londra dove gli sposi andranno ad abitare e dove lui potrà svolgere buona parte del suo lavoro di personal trainer.

La cerimonia è stata fatta al mare dove cesti di fiori e di frutta sono stati offerti alle divinità marine che custodiscono le anime dei genitori di lei morti in un incidente aereo.

Tutto è dolce e forte, emozionante e reale come solo le fiabe possono esserlo.

Grazie di aver voluto vivere con noi la vostra storia.

Unforgettable wedding!!!!

If you want a dream wedding, the San Giuseppe Convent in Cagliari is what you are looking for! The highly competent staff, the excellent food and the tasteful location are the essential ingredients for an unforgettable reception! The venue (an ancient stone-built Sardinian dwelling) is very spacious, inside its walls you can find various rooms and gardens (both indoor and outdoor) making it perfect for both winter and summer receptions. An on-site kitchen means an ample choice of menus, all equally delicious! The atmosphere is assured not only by the natural beauty of the place itself, but also by the excellent sound system; dimmed down during dinner, decisive during the guaranteed dancing after the cake cutting!

Personally I found the San Giuseppe convent absolutely unbeatable and would recommend it any day!

Maria Giulia Pirastu – Tripadvisor

INCONTRI FIABESCHI

Qualche volta le fiabe prendono la connotazione della realtà e non si percepisce il filo di congiunzione di quanto si desidera fortemente e quanto avviene davvero.   Come si siano incontrati noi non lo sappiamo e non lo vogliamo sapere, ma che fossero molto innamorati e così diversi era cosa evidente e divertente. Lui spavaldo scanzonato e simpatico con una voglia di aprire nuove porte e nuove conoscenze parte da Cagliari per imparare l’inglese che non sa a cosa gli servirà ma percepisce chiaramente che gli sarà molto utile. A spalleggiarlo la mamma, una donna morbida e dolce, una mamma sarda. A Londra si conoscono, così diversi e si innamorano come tutti i ragazzi al mondo incondizionatamente. Lei viene a conoscere la famiglia di lui ed è subito amore, un abbraccio forte che per lei, avendo perso la mamma a soli 3 anni, è un mondo che si apre, è un abbraccio tenero e forte in cui è bello rifugiarsi. Lui sardo di un piccolo paese vicino a Cagliari. Lei vive a Londra ma è anglocinese, molto dolce con occhi tristi che si accendono subito all’arrivo di lui. Matrimonio senza limitazioni, la sposa desidera le peonie che portano il suo stesso nome, e per ogni composizione che scende dalle capriate di legno sono state utilizzate 50 peonie, 30 rose e tanti piccoli fiori profumatissimi; a tavola gli stessi fiori a vestire gli alti candelabri e le bomboniere sono ombrelli di legno e seta di fattura pregevole. Tutto è color cipria  tutto sa di carezze all’anima, di profumi delicati e oro. Lui desidera offrire agli ospiti quasi tutti stranieri un assaggio della sua terra, del mare del sole che in un maggio assolato ha sapori semplici e autentici. Lei porta un abito che contribuisce alla sua già notevole bellezza, lui veste di bianco e intorno mille rituali tra occidente e oriente un pò proposti dalla nostra tradizione un pò portati da terre lontane. Il nonno arriva da lontano, con la sua ultima giovane moglie e come dono di nozze offre allo sposo un palazzetto Liberty in ottima posizione a Londra dove gli sposi andranno ad abitare e dove lui potrà svolgere buona parte del suo lavoro di personal trainer. La cerimonia è stata fatta al mare dove cesti di fiori e di frutta sono stati offerti alle divinità marine che custodiscono le anime dei genitori di lei morti in un incidente aereo. Tutto è dolce e forte, emozionante e reale come solo le fiabe possono esserlo. Grazie di aver voluto vivere con noi la vostra storia.

VINO E CONVIVIALITA’

La ricetta della convivialità

Posso bere da sola un bicchiere di acqua fresca, voracemente a nutrire la sete, ma non un calice di vino.

Per il vino ho bisogno di convivialità, di lentezza, di amici, di amore, di significati. Nella mia forte mediterraneità un buon vino è importante quasi quanto l’acqua, ma si completa di significati, secondo il colore, il profumo e la densità.

Il viaggio del vino parte da un frutto solido e multiforme che continua il suo cammino cedendo generosamente il suo essere sino a diventare liquido; ma quanta strada dalla vigna, vicino vicino alla terra che, scaldandosi, abbraccia la vite permettendole di allungarsi sino alle spalliere più alte.

Tutto si racchiude nel bicchiere e, tenerlo in mano, ci porta a ritroso a trovare l’origine di ogni sfumatura, la somiglianza con le annate precedenti e a intuirne la discendenza. Proprio come le persone, nel lungo cammino della conoscenza, e, certe volte, come per certi vini, più ci si si incontra e più si ha voglia di incontrarsi.

La coniugazione della convivialità ha bisogno di pochi ingredienti, il cui incontro da luogo a ricette di atmosfere magiche, possibili solo con la vibrazione dei sensi.

Avremmo fatto a meno di questa solitudine per capire l’importanza della socialità, quella vera, quella reale, quella deputata ai luoghi di aggregazione e socializzazione perché un bicchiere di vino aiuta le persone a incontrarsi, magari intorno a un buon cibo, semplicemente, per essere insieme, più socievoli, disinibite ed empatiche.

E dove se non in Italia e magari in quell’isola chiamata Sardegna dove l’aria pulita dal vento e il sale di certi venti porta un po’ di libertà e di felicità come nuova aspettativa di vita rendendoci più generosi e paghi della fortuna di vivere. Dove, se non nella terra dei centenari con la ricetta di avere relazioni forti e stabili che aiuta a essere più longevi, oltre che felici.

Già nei loro volti è scritta la filosofia dove non è necessario comprendere la felicità, ma averla dentro come una compagna di viaggio che alcune volte si nasconde, anche a lungo, ma poi torna anche solo per un raggio di sole (e un bicchiere di vino).

Noi siamo andati a cercarla, la gente del vino. Viaggiamo intorno alla tavola per assaporare l’Italia del vino e del cibo regionale con la FIS; siamo arrivati all’ottava tappa di un viaggio intrapreso in piena pandemia, partiti dalla Campania siamo fermi in Emilia, e siamo pronti per proseguire verso nord, per poi tornare al sud, senza mancare piccole puntate sulle isole.

Molti viaggi con ONAV, partiti dalla festa della vendemmia con il rituale del lavaggio dei piedi per poi trovarci dentro il tino con qualcuno che proprio il rito non l’aveva seguito.

Nei canti delle donne con le ceste sulla testa e nei balli della spremitura, c’è tutto il sentimento di un mondo che corre sulle strade del vino, sino a visitare cantina per cantina le meravigliose DONNE DEL VINO.

Noi del Convento San Giuseppe collaboriamo con la più antica Enoteca Cagliaritana e con le Cantine del territorio per ottime degustazioni, tessendo una rete di aziende agricole, cantine, b&b e hotel, pescatori, pastori e mercati, per scoprire, raccontare e vivere l’enogastronomia e la cultura del nostro territorio. Vi aspettiamo.

Recensione – nozze indimenticabili!!!!!

Se volete un matrimonio da SOGNO, il Convento San Giuseppe a Cagliari è quello che cercate!!!!!! altissima professionalità del personale, eccellente qualità del cibo, location elegantissima sono gli ingredienti essenziali per un ricevimento indimenticabile!!!!
il locale (antica dimora sarda in pietra) è molto spazioso, al suo interno si trovano varie sale e giardini (sia coperti che scoperti), pertanto si presta benissimo sia a ricevimenti invernali che estivi. la presenza della cucina in loco permette un’ampia scelta di menu, tutti squisiti! l’atmosfera è assicurata non solo dalla naturale bellezza della dimora, ma anche dall’ottimo impianto di diffusione delle musica, soffusa durante la cena, decisa durante l’immancabile ballo post taglio torta!!!
personalmente il Convento di San Giuseppe è assolutamente imbattibile!!!!!!!!!!! ancora grazie a tutto lo staff!!!!!!!

Magieirandagi P – Tripadvisor

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