Storie a tavola

Abbiamo cucinato i libri che gli autori vi presentano, abbiamo cucinato certe atmosfere, certi profumi, certi odori della Marina di Cagliari con vaghe evocazioni verso Su Siccu, e riportate poi verso le nuove case del quartiere Cep.

I profumi di allora erano quanto rimaneva dal venduto, il cosiddetto Pisci ‘e cadinu, la minutaglia, non certo la prima scelta, ma buono da morire. Quello che is Piciocus de crobi potevano mangiare la domenica con il pane raffermo a raccogliere la salsa sul fondo del piatto.

Nei negozietti per le strade si trovava sempre la bagnarola, con il baccalà a dissalare, che puntualmente si cucinava con patate e pomodori.

I dolci erano giusto per le grandi feste: qualche meringa preparata solo con gli albumi perché il tuorlo era destinato ai bambini più piccoli per aiutarli nella crescita.

Il menù elaborato per voi in occasione di Libri à Buffet è quello che per i Piciocus de crobi, di cui ci parla Abate, sarebbe stato la cena delle feste, alla quale simbolicamente li invitiamo, a goderne al nostro fianco.

Abbiamo pensato anche ai più piccoli e alle nuove generazioni di cui ci parla Scano, abituate a ritrovarsi con gli amici in qualche fast food, proponendo un’alternativa più sana e ancor più gustosa.

Per chi lo desidera, ogni piatto è proposto in alternativa vegana.

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