The Chapel
Room of Arches and Grapes
The Tool Room
The Stables
The Wheat Room
The Music Room and Bacchus Cellar
The Olive Room
The Olive Room: A thousand years of history
This is one of the oldest parts of the Convent: along with the Music room it was built nearly a thousand years ago, in about 1100. The walls are built with unsquared stones and mortar, with a technique dating back to Roman times, which has been used in Sardinia for centuries.
This room can be used together with adjacent rooms to create one large festive area.
As with all our rooms it is equipped with sound and voice broadcasting systems.


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What our guests say about us…
Il linguaggio del cibo

Tutti noi usiamo le parole secondo delle regole invisibili ma condivise nella formazione di una frase, dentro dei periodi, dentro dei capitoli, dentro dei libri; leggiamo con il linguaggio della voce, delle pause, dei toni e addirittura dei gesti.
Linguaggi che rispondono a delle regole per le quali la stessa parola assume molti significati secondo il contesto, secondo il tono, secondo la pausa; proprio come nella scrittura gli spazi bianchi permettono di leggere i neri.
Questo fanno i libri e noi raccontiamo le loro storie con un linguaggio che non è parola, ma che si usa come se lo fosse. Il linguaggio verbale usa un dizionario, che offre parole e significato. Il linguaggio del cibo utilizza ingredienti che la cucina trasforma in vivande, pietanze con un significato in grado di comunicare identità, appartenenza, incontri e legami.
Lo stesso cibo non ha ovunque lo stesso significato, così il codice di un banchetto di nozze non è quello di un pranzo al sacco.
E “Libri à Buffet” non è una semplice cena al ristorante ma un’esperienza sorprendente, nell’atmosfera senza tempo tipica del Convento, che offre l’occasione di portare a tavola autori, attori e musicisti sotto la grande regia di un cibo che mette insieme i linguaggi di più arti per assaporare la nostra convivialità.
Perché il cibo aggiunge ad ogni incontro intenzione, cura, significato.
Un linguaggio che, raccontando una storia, racconta molte altre storie per incontrarci tra le pagine dei libri, compagni di un viaggio sensoriale fatto di passione, gusto ed emozione.
Vi aspettiamo per il prossimo viaggio!
LIBRI À BUFFET

Storie a tavola
Abbiamo cucinato i libri che gli autori vi presentano, abbiamo cucinato certe atmosfere, certi profumi, certi odori della Marina di Cagliari con vaghe evocazioni verso Su Siccu, e riportate poi verso le nuove case del quartiere Cep.
I profumi di allora erano quanto rimaneva dal venduto, il cosiddetto Pisci ‘e cadinu, la minutaglia, non certo la prima scelta, ma buono da morire. Quello che is Piciocus de crobi potevano mangiare la domenica con il pane raffermo a raccogliere la salsa sul fondo del piatto.
Nei negozietti per le strade si trovava sempre la bagnarola, con il baccalà a dissalare, che puntualmente si cucinava con patate e pomodori.
I dolci erano giusto per le grandi feste: qualche meringa preparata solo con gli albumi perché il tuorlo era destinato ai bambini più piccoli per aiutarli nella crescita.
Il menù elaborato per voi in occasione di Libri à Buffet è quello che per i Piciocus de crobi, di cui ci parla Abate, sarebbe stato la cena delle feste, alla quale simbolicamente li invitiamo, a goderne al nostro fianco.
Abbiamo pensato anche ai più piccoli e alle nuove generazioni di cui ci parla Scano, abituate a ritrovarsi con gli amici in qualche fast food, proponendo un’alternativa più sana e ancor più gustosa.
Per chi lo desidera, ogni piatto è proposto in alternativa vegana.
Recensione – Viceversa : Ci sono luoghi…
Recensione – nozze indimenticabili!!!!!
Se volete un matrimonio da SOGNO, il Convento San Giuseppe a Cagliari è quello che cercate!!!!!! altissima professionalità del personale, eccellente qualità del cibo, location elegantissima sono gli ingredienti essenziali per un ricevimento indimenticabile!!!!
il locale (antica dimora sarda in pietra) è molto spazioso, al suo interno si trovano varie sale e giardini (sia coperti che scoperti), pertanto si presta benissimo sia a ricevimenti invernali che estivi. la presenza della cucina in loco permette un’ampia scelta di menu, tutti squisiti! l’atmosfera è assicurata non solo dalla naturale bellezza della dimora, ma anche dall’ottimo impianto di diffusione delle musica, soffusa durante la cena, decisa durante l’immancabile ballo post taglio torta!!!
personalmente il Convento di San Giuseppe è assolutamente imbattibile!!!!!!!!!!! ancora grazie a tutto lo staff!!!!!!!
Magieirandagi P – Tripadvisor
Dopo averlo conosciuto…
Dopo averlo conosciuto quasi per caso, finalmente ieri, io e il mio ragazzo siamo stati a cena al Convento di San Giuseppe. Il locale ha un grande parcheggio interno per i clienti e ha diverse sale (ognuna con il nome della zona del convento che rappresenta). In questo caso, dopo essere stati gentilmente accolti dal personale, siamo stati accompagnati nella “sala della musica”. Questa sala presenta luci soffuse, arredi molto belli (tra cui un pianoforte a coda) e della musica in sottofondo che accompagna il viaggio culinario dell’ ospite. Infatti con la degustazione “vice versa” l’ ospite ha la possibilità di scegliere tra quattro differenti pietanze per ogni portata (antipasti, quattro primi, quattro secondi e quattro dolci), tutti piatti della tradizione sarda, rivisitati in chiave moderna ma mantenendo una salda base della cucina tradizionale.
Ci siamo veramente sentiti a nostro agio, anche grazie al personale preparato e cortese, ai piatti che arrivavano esattamente al momento giusto e alla cordialissima titolare con la quale abbiamo avuto il piacere di fare conoscenza a fine serata. Consiglio vivamente questo ristorante. Sicuramente vale pienamente il prezzo pagato, che seppur più alto della media garantisce una qualità superiore. Ci torneremo sicuramente.
yaya ily – Google
Una ricetta di cucina: le mie mani sapranno come fare
Recensione – Dopo averlo conosciuto…
Dopo averlo conosciuto quasi per caso, finalmente ieri, io e il mio ragazzo siamo stati a cena al Convento di San Giuseppe. Il locale ha un grande parcheggio interno per i clienti e ha diverse sale (ognuna con il nome della zona del convento che rappresenta). In questo caso, dopo essere stati gentilmente accolti dal personale, siamo stati accompagnati nella “sala della musica”. Questa sala presenta luci soffuse, arredi molto belli (tra cui un pianoforte a coda) e della musica in sottofondo che accompagna il viaggio culinario dell’ ospite. Infatti con la degustazione “vice versa” l’ ospite ha la possibilità di scegliere tra quattro differenti pietanze per ogni portata (antipasti, quattro primi, quattro secondi e quattro dolci), tutti piatti della tradizione sarda, rivisitati in chiave moderna ma mantenendo una salda base della cucina tradizionale.
Ci siamo veramente sentiti a nostro agio, anche grazie al personale preparato e cortese, ai piatti che arrivavano esattamente al momento giusto e alla cordialissima titolare con la quale abbiamo avuto il piacere di fare conoscenza a fine serata. Consiglio vivamente questo ristorante. Sicuramente vale pienamente il prezzo pagato, che seppur più alto della media garantisce una qualità superiore. Ci torneremo sicuramente.
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